Quando ci ammaliamo ABBANDONIAMO LE NOSTRE ABITUDINI
l primo beneficio della malattia è LA ROTTURA: ci obbliga ad interrompere vecchie abitudini della routine quotidiana, a staccarci da determinati ambienti, da tutto ciò che sembra sicuro e confortevole ma che, in realtà, ci addormenta e ci paralizza.
Liberandoci dai legami con la vita quotidiana , la malattia slega anche il pensiero dalle convenzioni che ci limitano e dagli imperativi pratici che regolano la vita sociale, e lo fa attraverso la solitudine e il riposo.
Finalmente può divagare, avventurarsi, volare, ma anche scavare, raschiare il fondo, indagare nel fango.
La malattia CAMBIA LA PRIORITA'
Quando siamo costretti a letto, a volte anche paralizzati dal dolore, avviene un cambiamento di prospettiva: quello che prima ci sembrava importante adesso ci appare ridicolo, quello che era piccolo diventa tutt’a un tratto enorme, QUELLO CHE ABBIAMO TRASCURATO DIVENTA VITALE.
SI SCOPRE LA NOSTRA SALUTE soltanto ammalandosi
Non esiste un unico stato normale di salute del nostro corpo, una regola universale a cui fare riferimento per star bene. Non ci sono regole di vita o di igiene valide per tutti e che basta seguire per raggiungere il massimo grado di vitalità.
Il punto fondamentale è SCOPRIRE LA PROPRIA SALUTE, ma se non conosciamo la nostra malattia, abbiamo ben poche probabilità di conoscere le nostre difese intime, la nostra peculiare vitalità risvegliata da ciò che le si oppone e capace di contrastarne gli effetti.
Ciò che noi chiamiamo malattia, se vissuta con un atteggiamento mentale allineato al processo, può darci molta consapevolezza di noi stessi.
Un abbraccio
Stefano Cetani
Comments